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Tutti i segreti del conto economico

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Come è noto, ogni azienda ha la necessità/obbligo (obblighi contabili) di registrare tutte le proprie transazioni e tutti i movimenti economico-finanziari che ne derivano tramite un sistema di organizzazione contabile. È così, infatti, che può tenere sotto controllo la gestione dell’impresa e prendere decisioni efficienti e fondate per perseguire la strategia aziendale, così come declinata dalla direzione. Inoltre, la registrazione della contabilità costituisce un elemento fondamentale della comunicazione dell’impresa verso i terzi, siano essi il grande pubblico, il mercato dei finanziamenti e i potenziali investitori o le Autorità amministrative in veste di controllori. Ecco perché il conto economico è così importante.

Sommario

Il bilancio d’esercizio

 

 

Il conto economico costituisce proprio uno dei principali documenti contabili di sintesi con il quale l’azienda registra e comunica i risultati economici dell’esercizio d’impresa nel periodo di riferimento (generalmente annuale). Si tratta di una specie di fotografia - ma sarebbe forse meglio dire di un “film” - che mostra tutto quello che è successo all’azienda durante l’anno dal punto di vista economico. Di qui la sua importanza per avere il polso della salute dell’azienda, per poterne cogliere tempestivamente le criticità e le potenzialità, per poter costruire dei modelli previsionali, per poter accedere al settore dei finanziamenti e, naturalmente, per adempiere agli obblighi giuridici e fiscali.

 

Il conto economico, però, non dovrebbe essere letto come un documento a sé stante. Per comprendere lo stato e l’andamento di un’azienda è necessario, infatti, rifarsi ad un documento più complesso e articolato che è il bilancio d’esercizio, documento di cui il conto economico è uno dei componenti. Ai sensi dell’art. 2423 c.c. il bilancio d’esercizio è infatti composto da:

  • Stato patrimoniale: costituisce una rappresentazione statica dello stato dell’azienda al momento in cui viene chiuso l’esercizio. È una fotografia della situazione patrimoniale dell’azienda, suddivisa tra attività e passività, e ne determina, appunto, il patrimonio netto. L’attivo è costituito dalla cassa, da tutte le proprietà che l’azienda possiede per svolgere la sua attività (macchinari, edifici…), e dai crediti vantati verso terzi. Il passivo invece è costituito dai debiti verso terzi, cui si aggiunge il capitale netto (capitale sociale più le riserve)
  • Conto economico: come vedremo dettagliatamente più avanti, costituisce un quadro della situazione economica dell’azienda, in termini di costi e ricavi. È strettamente collegato allo stato patrimoniale perché l’utile (perdita) di esercizio che ne scaturisce, va ad alimentare il capitale netto (ovviamente, sempre che non venga distribuito ai soci in sede di approvazione del bilancio).
  • Nota integrativa: contiene le informazioni necessarie a interpretare correttamente gli altri documenti contabili del bilancio al fine di ottenere un quadro più veritiero dello stato dell’azienda, come, per esempio, i criteri contabili, la spiegazione di eventuali riparti discrezionali o iscrizioni di voci, e altro ancora.
  • Rendiconto finanziario: obbligatorio dal 2016 per tutte le aziende che redigono il bilancio ordinario, è un documento che permette di esaminare le modalità con cui sono state reperite le fonti dell’impresa e il modo in cui sono state utilizzate. In sostanza è una descrizione dei flussi, a cominciare dalle liquidità, che determinano la dinamica finanziaria della società.

 

 

La struttura del conto economico

 

 

Dunque, il conto economico (fino al 2016 definito anche “conto profitti e perdite”) è la scrittura contabile che sintetizza tutte le operazioni aziendali che hanno determinato il risultato economico d’impresa, in un dato esercizio. In sostanza raccoglie tutti i costi sostenuti dall’azienda, i ricavi incassati e le imposte versate e permette di ricavare l’utile o perdita d’esercizio.

 

La schema del conto economico è stabilito dall’art.2425 C.c., ma ha subito delle modifiche con il recepimento della 4° direttiva comunitaria in materia societaria. La struttura è in forma scalare e i costi sono classificati per natura. 

 

Si compone di quattro diverse sezioni, che vediamo di seguito.

 

 

VALORE DELLA PRODUZIONE:

 

 

E costituito dal valore di tutti i beni e di tutti i servizi prodotti dall’azienda durante l’esercizio. Include, pertanto, sia la merce venduta quanto quella che, invenduta, va a sommarsi alle rimanenze di magazzino. I ricavi vengono indicati al netto di qualsivoglia rettifica necessaria (ribassi, abbuoni, resi, ecc.).

 

 

COSTI DELLA PRODUZIONE

 

 

Sono semplicemente i costi che l’impresa ha sostenuto per realizzare la sua produzione (ovvero quanto indicato sotto il “valore della produzione”). Anche i costi vanno indicati al netto delle rettifiche.

 

 

PROVENTI E ONERI FINANZIARI

 

 

Sono costituiti dai proventi degli investimenti (per esempio, gli interessi attivi sui depositi bancari) e dal costo dell’indebitamento dell’impresa (per esempio, i costi relativi ai mutui passivi accesi dalla società). 

 

 

RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

 

 

Si tratta dei costi e dei ricavi derivanti dall’andamento degli investimenti finanziari realizzati dall’azienda. Il classico esempio è la svalutazione o la rivalutazione delle partecipazioni in aziende terze possedute dalla società.

 

Il principale vantaggio della forma scalare risiede nel fatto che, sommando e sottraendo progressivamente le varie poste si ottengono delle aree di attività specifica (gestione caratteristica, gestione accessoria, gestione finanziaria e gestione straordinaria) e, per ciascuna di esse, dei risultati intermedi e parziali che consentono di capire come abbiano singolarmente contribuito alla formazione del reddito di esercizio (e, precisamente, il reddito operativo, il risultato della gestione finanziaria e il risultato prima delle imposte).

 

Riclassificando il conte economico (per “costo del venduto”, in “base al valore aggiunto”, per “margine di contribuzione” o per “destinazione dei fattori produttivi”) è possibile invece studiare l’andamento dell’attività dell’azienda in base ad altri specifici criteri (es. costi variabili e costi fissi) o attraverso specifici indici di bilancio.

 

Qui di seguito riportiamo integralmente lo schema del conto economico (con l’eccezione delle sotto-voci, per motivi di spazio) così come definito all’art.2425 del c.c1

 

 

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

 

 

  • 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni
  • 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti
  • 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione
  • 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
  • 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio
  • Totale A)

 

 

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

 

 

  • 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
  • 7) per servizi
  • 8) per godimento di beni di terzi
  • 9) per il personale
  • 10) ammortamenti e svalutazioni
  • 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
  • 12) accantonamenti per rischi
  • 13) altri accantonamenti
  • 14) oneri diversi di gestione
  • Totale B)
  • Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)

 

 

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

 

 

  • 15) proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime
  • 16) altri proventi finanziari
  • 17) interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti
  • 17-bis) utili e perdite su cambi
  • Totale (15 + 16 - 17 +- 17-bis)

 

 

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

 

 

  • 18) rivalutazioni
  • 19) svalutazioni
  • Totale delle rettifiche (18 - 19)
  • Risultato prima delle imposte (A - B +- C +- D)
  • 20) imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
  • 21) utile (perdite) dell'esercizio 

 

 

Conclusioni 

 

 

Il conto economico è, insieme allo stato patrimoniale, il più importante documento contabile sintetico prodotto dall’azienda per descrivere la propria attività d’impresa. Al di là degli obblighi contabili e della sua valenza quale strumento di comunicazione nei confronti dei terzi, il conte economico è uno strumento fondamentale per il controllo di gestione. Permette di individuare le aree gestionali critiche, comprendere il loro impatto sul reddito di esercizio e intervenire ad ottimizzare i diversi flussi di costi e ricavi per massimizzare il risultato del periodo.

 

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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare 

  • Il conto economico è uno dei quattro documenti contabili che compongono il bilancio d’esercizio. Riassume tutte le operazioni aziendali che hanno determinato il risultato economico d’impresa, in termini di costi, ricavi e imposte. È disciplinato dall’art.2425 c.c. così come modificato dal D. Lgs. 18/08/2015 n. 139.
  • Il conto economico civilistico è realizzato in forma scalare, con classificazione dei costi per natura. È organizzato in 4 sezioni principali: valore della produzione, costi della produzione, proventi e oneri finanziari, rettifiche di valore di attività finanziarie.
  • Il formato scalare permette di raggruppare ed esaminare l’attività d’impresa per aree di gestione, al fine di identificare il loro diverso contributo al reddito di esercizio, anche con l’ausilio dei risultati intermedi che il conte economico, così strutturato, consente di calcolare. Il conto economico può anche essere riclassificato sulla base di altri criteri, come il “costo del venduto”, “valore aggiunto”, “destinazione dei fattori produttivi” o “margine di contribuzione”.
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Valerio Gay

Valerio Gay

Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.