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Aliquote IVA 2023 : cosa c'è da sapere

Valerio Gay

Valerio Gay

Team lead - Account manager

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La normativa italiana in materia prevede aliquote IVA proporzionali, ordinarie e ridotte. L’imposta sul valore aggiunto ordinaria che si applica su beni e servizi è del 22%. Le aliquote ridotte sono del 4%, del 5% e del 10%. La disciplina è regolamentata dal DPR n. 633/1972 contenente la tabella dettagliata con le singole voci di beni e servizi coinvolte nel calcolo dell’IVA.

 

Per le cessioni di beni, per le prestazioni realizzate in connessione all’esercizio dell’attività d’impresa o in caso di attività di importazione realizzate in Italia, l’IVA si addebita al cliente finale e viene versata all’Erario, una volta al mese oppure ogni tre mesi. Si tratta della liquidazione IVA, processo con cui si porta a detrazione dall’imposta l’ammontare dell’IVA pagata ai fornitori. 

Sommario

Aliquote IVA ordinarie al 22%

 

 

Quella del 22% è la categoria delle aliquote IVA ordinarie applicate a livello base per la gran parte dei beni e dei servizi connessi alle attività d’impresa svolte da aziende o professionisti, tenuti all’applicazione dell’IVA in fattura per il successivo versamento erariale per conto del cliente.

 

Per inciso, esistono tuttavia categorie escluse dall’applicazione dell’Imposta sul valore aggiunto. È il caso specifico dei liberi professionisti o delle aziende sottoposte al regime forfettario, la cui condizione essenziale è quella di ottenere un fatturato annuo inferiore a 65.000 euro. In questi casi, la normativa prevede l’esonero del pagamento dell’IVA in fattura. Il regime forfettario è scelto generalmente all’atto di apertura di una nuova partita IVA.

 

Esistono infine operazioni d’impresa o attività lavorative che, seppur obbligate a fatturazione e relativa dichiarazione, sono esenti dall’applicazione delle aliquote. Si tratta di particolari servizi o specifiche forme di cessione di beni. A livello esemplificativo e non esaustivo citiamo le attività culturali, le prestazioni mediche e le donazioni immobiliari. Altre operazioni non imponibili sono i servizi o gli scambi internazionali, le esportazioni, le cessioni intracomunitarie, le operazioni simili alle esportazioni, le attività svolte in connessione con la Città del Vaticano o San Marino, le operazioni regolate dai Trattati e dagli accordi internazionali.

 

Le aliquote ordinarie al 22% disciplinate dalle tabelle del DPR n. 633/1972 rappresentano la macrocategoria dalla quale possono essere scorporate quelle rimanenti, ossia le aliquote IVA ridotte valide per categorie specifiche di beni e servizi. Sono illustrate di seguito.

 

 

Aliquote IVA ridotte: al 4%, al 5% e al 10%

 

 

Le aliquote proporzionali ridotte sono al 4%, al 5% e al 10%. Le tabelle aggiornate al 2023 includono l’elenco completo dei beni e dei servizi soggetti all’applicazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto.

 

In linea di massima, le aliquote IVA al 4% sono valide per prodotti alimentari, prodotti agricoli e bevande. L’aliquota del 5% si focalizza soprattutto su apparecchiature medicali ma anche su alcune categorie specifiche di prodotti alimentari.

 

L’aliquota al 10% si riferisce alle forniture di materie prime e combustibili come gas ed energia elettrica per uso domestico, medicinali e servizi di recupero destinati al patrimonio edile per specifiche categorie di beni, di prestazioni e servizi. In linea di massima riguardano i cosiddetti beni significativi il cui valore non supera la metà di quello relativo alla prestazione considerata nella sua interezza.

 

 

Aliquote IVA: riduzioni in edilizia

 

 

Le aliquote IVA al 10% si applicano per legge anche al settore dell’edilizia. Riguardano pertanto tutti i materiali costruttivi impiegati per l’edificazione di strutture abitative, industriali, commerciali e infrastrutture. Comprendono anche le attività di ristrutturazione, manutenzione domestica ordinaria e straordinaria. Sono altresì compresi accessori edili e manufatti come serramenti, condizionatori, accessori in ceramica per il bagno, pompe di calore, allarmi e altri elementi abitativi.

 

 

Conclusioni 

 

 

Indipendentemente dal regime ordinario o ridotto delle aliquote, la normativa prevede la dichiarazione IVA e la detrazione IVA da parte dei soggetti coinvolti. Si tratta di procedure contabili e fiscali complesse quanto quelle di gestione che riguardano l’amministrazione aziendale delle imprese in senso stretto.

 

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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare 

 

  • La normativa italiana in materia prevede aliquote IVA proporzionali, ordinarie e ridotte disciplinate dalle tabelle previste dal DPR n. 633/1972.
  • L’imposta sul valore aggiunto ordinaria che si applica su beni e servizi è del 22% mentre le aliquote IVA ridotte sono del 4%, del 5% e del 10%.
  • Esistono operazioni d’impresa o attività lavorative esenti dall’applicazione delle aliquote. Fra queste rientrano le attività soggette a partita IVA in regime forfettario.
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Valerio Gay

Valerio Gay

Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.