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Detraibilità IVA cellulari - spese telefoniche

Valerio Gay

Valerio Gay

Team lead - Account manager

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Con la definizione di detraibilità IVA cellulari si intende una forma di detrazione legata alle spese telefoniche sostenute per l’utilizzo degli smartphone per finalità lavorative. Nei prossimi paragrafi sono illustrati i concetti standard di detraibilità per uso esclusivo e promiscuo, anche in funzione del Super Ammortamento per beni strumentali nuovi.

Prima di procedere con l’analisi della disciplina specifica, è importante sottolineare la differenza sostanziale, e per nulla scontata, tra il concetto di detraibilità e quello di deducibilità. Le due nozioni sembrano equivalersi ma in realtà hanno un significato completamente diverso sul piano fiscale.

Sommario

Detraibilità IVA cellulari: uso esclusivo e promiscuo

 

 

Per deducibilità si intende la procedura contabile che permette di ridurre il reddito imponibile su cui viene calcolata la tassazione. Per detraibilità si intende invece il processo che consente di ridurre la tassazione.

 

L’utilizzo esclusivo o meno del bene incide sulla detraibilità IVA. Nel caso specifico significa quindi che l’utilizzo esclusivo o meno dello smartphone incide sulla cosiddetta detraibilità IVA cellulari. La differenziazione ha motivo di esistere perché l’uso del bene, in questo caso lo smartphone, può essere promiscuo, ossia comune a più soggetti. In altri termini utilizzato per finalità aziendali e personali.

 

Secondo il D.P.R. 633/72, in particolare l’art. 19, la detraibilità IVA per i costi del traffico telefonico e per gli smartphone si caratterizza per percentuali differenti in funzione del bene e/o del servizio acquistato e utilizzato: a) nell'esercizio d’mpresa; b) per attività artistiche; c) per libera professione. Si configurano due fattispecie.

 

  • Detrazione IVA al 100% per l’utilizzo esclusivo del bene o del servizio.
  • Detrazione IVA forfettaria al 50% per l’utilizzo promiscuo del bene o per la fruizione del servizio; in alternativa è possibile detrarre una percentuale differente previa dimostrazione.

 

La percentuale della detrazione IVA al 50% o al 100% riguardante l’acquisto degli smartphone è fondamentale perché assorbe anche i costi di gestione inerenti al canone di abbonamento e alle varie tipologie di spese ordinarie tra cui riparazione, manutenzione e così via.

 

 

Detraibilità IVA cellulari: uso esclusivo

 

 

La cosiddetta detraibilità IVA cellulari in caso di uso esclusivo per attività d’impresa, attività artistiche e per le professioni in genere è totale. Riguarda anche le operazioni di acquisto e noleggio dello smartphone. Se i costi sostenuti per l’acquisto del cellulare e del canone di abbonamento sono correlati completamente all’attività d’impresa o del libero professionista, quindi per finalità aziendali, allora l’imposta è detraibile al 100%.

 

 

Detraibilità IVA cellulari: uso promiscuo

 

 

L’uso promiscuo presuppone l’utilizzo dello smartphone in maniera non esclusiva e quindi rivolta a più soggetti. In questo caso, la cosiddetta detraibilità IVA cellulari è consentita esclusivamente per il traffico necessario allo svolgimento dell’attività d’impresa. In questo caso è consentita per legge una detrazione IVA pari al 50%. 

 

I contribuenti che optano per una maggiore detrazione sono maggiormente esposti e più attenzionati dagli enti preposti ai controlli fiscali. Si utilizza una stima preventiva riferita all’uso imprenditoriale dei costi telefonici. In caso contrario imprenditori e professionisti possono esercitare interamente il diritto di detraibilità oppure ricorrere ad un’imposta per l’uso personale, familiare o collettivo a titolo gratuito.

 

 

Detraibilità IVA cellulari: soggetti coinvolti

 

 

I soggetti coinvolti nella detraibilità IVA cellulari sono i detentori di partita IVA, come liberi professionisti oppure lavoratori indipendenti, ma anche persone giuridiche sottoposte all’IRES. Tutti le categorie elencate possono agevolarsi attraverso detrazioni IVA. Per la categoria dei liberi professionisti è opportuno fare una differenziazione tra contribuenti sottoposti al regime fiscale ordinario e quelli oggetto al regime forfettario. Nell’ultimo caso la normativa italiana stabilisce che non è consentito godere di alcuna forma di agevolazione che, dal punto di vista logico, non avrebbe nemmeno senso.

 

Si ha quindi il diritto di beneficiare della detraibilità IVA cellulari nel caso in cui si sostenga un costo telefonico attribuibile all’esercizio della propria attività d’impresa o libera professione. L’utilizzo dello smartphone per scopi privati non prevede alcuna agevolazione fiscale.

 

 

Detrazioni IVA delle schede prepagate

 

 

Tramite la Risoluzione 69/E/2020 l’Agenzia delle Entrate, su input del Ministero delle Finanze, ha confermato la possibilità di detrarre l’IVA per le schede telefoniche fatturate dai brand telefonici ai soggetti passivi, ammesso che l’imposta sia indicata distintamente. La Risoluzione 69/E/2020 ha contrastato quanto era previsto precedentemente dalle Direzioni Regionali dell’Agenzia delle Entrate segnando così una svolta condivisa in maniera unanime dalla dottrina.

 

In questo contesto si inserisce il regime IVA monofase, ossia quel regime che si applica alla vendita del traffico telefonico tramite schede ricaricabili per le quali la fattura emessa comprende anche l’IVA. Il monofase non è applicabile quando già si è a conoscenza del prezzo che il cliente è tenuto a sborsare al momento dell’acquisto. L’imposta grava perciò sul produttore del bene. Posto che l’IVA, così com’è concepita, è pensata per gravare sul consumatore finale in maniera proporzionale al prezzo, il monofase risulta ideale per ottenere questo scopo senza coinvolgere i distributori di beni.

 

L’applicazione di questo regime in Italia ha dovuto attendere la deroga della Commissione Europa secondo cui il regime della telefonia, ai sensi della Direttiva 388/1977, rappresenta esattamente una deroga dell’articolo 21 della stessa, sulla determinazione del soggetto su cui grava l’imposta. La Commissione ha altresì definito il diritto alla detrazione dell’imposta per l’acquisto di beni o servizi nell’esercizio della professione.

 

In Italia non è mai esistita una deroga di questo tipo nell’ambito della telefonia. La deroga afferiva solo al meccanismo, piuttosto che al diritto di detrazione dell’IVA rivolto a chi acquista la ricarica. Pertanto, alla domanda:«Com’è possibile procedere alla detrazione dell’IVA in un regime monofase in cui l’imposta non è individuata in maniera specifica?», la risposta risiede nella Risoluzione 69/2020. In essa è stabilito che l’azienda concedente il cellulare ai propri dipendenti ha la possibilità di procedere con la detrazione dell’IVA corrisposta al momento dell’acquisto delle ricariche sotto regime monofase.

 

Sul fronte invece dell’inerenza, ossia dell’utilizzo dello smartphone per finalità private e non aziendali, quindi extra-lavorative, l’azienda, per il recupero IVA delle schede telefoniche e in base alla percentuale di detraibilità, può seguire due strade. Detrarre l’imposta in modo proporzionale, tra uso privato e aziendale, oppure sottoporre ad IVA il cosiddetto valore normale dell’aver messo a disposizione del dipendente il bene mobile e il credito connesso, sempre dopo aver detratto l’imposta in maniera integrale.

 

Le aziende detraggono in genere il 50% dell’IVA ma, considerando che tale percentuale non è stabilita da alcuna normativa, una detrazione maggiore del 50% implica la compilazione del rigo VA5 dell’apposito modello dichiarativo. Con il VA5 si indica infatti una lista di contribuenti oggetto di controlli capillari e più incisivi, considerando la più alta percentuale di detrazione.

 

 

Conclusioni 

 

 

Quello della detraibilità è un processo contabile e operativo che a livello aziendale non coinvolge solo la sfera delle comunicazioni, e quindi della telefonia cellulare, ma comprende un ventaglio di voci e contesti eterogenei sottoposti a processi e regimi di detraibilità differenti.

 

Insomma, non solo detraibilità IVA cellulari. In termini di detrazioni IVA esiste, ad esempio, la detrazione pro-rata che si riferisce ai soggetti che eseguono operazioni attive imponibili e operazioni oggetto di esenzione. In questi casi l’IVA si applica su alcune di esse e la liquidazione segue regole specifiche. Esistono poi operazioni esenti da detrazione IVA, disciplinate dal DPR 633/72, che godono di un particolare regime di esenzione che configura la cosiddetta IVA indetraibile. Un altro caso particolare è quello della detrazione intracomunitaria, riferita ad acquisti di beni a titolo oneroso intercorsi tra gli stati membri dell’Unione Europea, in particolar modo acquisti o cessioni di beni.

 

La fattispecie delle trasferte dei dipendenti subordinati genera invece un altro ventaglio di attività, costi, imposte sul valore aggiunto e forme di detrazione in base alle singole categorie. 

 

I lavoratori aziendali che si spostano in maniera occasionale e transitoria presso sedi straordinarie che non combaciano con quella naturale di assunzione stabilita in contratto, generano, nello svolgimento delle loro mansioni, detrazioni per pedaggi autostradali durante gli spostamenti con mezzi propri o aziendali, ma anche detrazioni auto e relative detrazioni benzina per rifornimento carburante. 

 

In caso di pernottamento e vitto si palesano detrazioni per alberghi e ristoranti. Per spostamenti con Trenitalia o Italo o altri operatori privati del settore si configurano invece detrazioni per biglietti treno. Categoria singolare è quella degli omaggi per importi di valore unitario fino a 50 euro che abilita la cosiddetta detrazione omaggi.

 

Qualunque sia la natura e la fonte dei costi, la complessità dei processi che riguardano la contabilità, il controllo, la liquidazione dell’IVA e delle fatture generano un enorme dispendio di energie alle risorse umane coinvolte nell’amministrazione aziendale. Senza contare i rischi sulla redditività d’impresa legati agli errori di calcolo e archiviazione dei fatti economici d’impresa.

 

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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare 

 

  • Per detraibilità IVA cellulari si intende una forma di detrazione legata alle spese telefoniche sostenute per finalità esclusivamente lavorative.
  • Si configura una detrazione IVA al 100% per l’utilizzo esclusivo del bene o del servizio e una detrazione IVA forfettaria al 50% per l’uso promiscuo.
  • I soggetti coinvolti nella detraibilità IVA cellulari sono: detentori di partita IVA, liberi professionisti, lavoratori indipendenti, persone giuridiche IRES.
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Valerio Gay

Valerio Gay

Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.