La soluzione per recuperare facilmente l'IVA

Mooncard semplifica il recupero dell'IVA sulle spese professionali. Per ogni spesa viene calcolata la quota di IVA recuperabile. In qualsiasi momento è possibile visualizzare ed esportare le spese effettuate con i relativi documenti giustificativi per facilitare la dichiarazione.

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Come funziona?

Un pagamento, una foto e le spese vengono inviate in contabilità. L'IVA recuperabile viene calcolata automaticamente.

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    Paga con la carta Mooncard per le spese professionali

    Utilizza la carta di pagamento Mooncard per tutte le spese professionali (spese carburante, parcheggio, pedaggio, hotel, pasti, ecc).

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    Scatta una fotografia al giustificativo

    Riceverai un SMS che ti ricorderà di scattare una fotografia alla ricevuta, che potrai in seguito gettare perché la foto rimane salvata in formato digitale.

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    Generazione automatica della nota spese

    La nota spese viene precompilata grazie ai nostri algoritmi in grado di identificare diversi elementi della transazione bancaria: la natura, l’importo, l’IVA e molto altro.

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    Convalida della nota spese

    A seconda del circuito d’approvazione definito dall’azienda, la tua nota spese sarà poi verificata e infine convalidata dal tuo manager o dal contabile.

IVA: tutto quello che c'è da sapere

Quella dell’IVA è una tematica ampia, articolata e complessa sul piano normativo. I concetti essenziali come detraibilità, aliquote, dichiarazioni, regimi previsti per legge e procedure di liquidazione sono illustrati sinteticamente nei prossimi paragrafi, ma meritano un doveroso e accurato approfondimento da parte del lettore. In chiusura sono elencati alcuni concetti chiave sotto forma di FAQ inerenti alle modalità di calcolo e di scorporo dell’imposta, di apertura di partita IVA e del ruolo contabile che riveste nei rapporti commerciali tra soggetti passivi e non.

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Sommario

Come funziona il recupero dell'IVA e l'IVA detraibile?

Il recupero IVA, o rimborso, rappresenta la restituzione del credito IVA maturato nel periodo contabile scelto: trimestrale o annuale. Al termine del periodo contabile il contribuente procede alla liquidazione dell’imposta, chiede il rimborso del credito IVA nei confronti dello Stato oppure procede ad una compensazione orizzontale o verticale.


Per detrazione IVA si intende invece l’operazione riferita agli oneri maturati sulle fatture complessive, in base alla quale gli stessi possono essere sottratti dalle imposte totali da versare, riducendone l’importo. Sul piano concreto si traduce in una riduzione delle tasse da pagare. Il principio di neutralità, le operazioni esenti e le aliquote IVA sono gli altri aspetti essenziali legati al concetto di detrazione.

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Quali sono le diverse aliquote IVA?

La normativa italiana prevede aliquote IVA proporzionali, ordinarie e ridotte. L’imposta sul valore aggiunto ordinaria applicata a beni e servizi è del 22%. Le aliquote ridotte sono del 4%, del 5% e del 10%. Quella del 22% è l’aliquota applicata alla maggior parte dei beni e dei servizi connessi alle attività d’impresa svolte da aziende o professionisti. Le aliquote IVA al 4% valgono per prodotti alimentari, prodotti agricoli e bevande. L’aliquota al 5% soprattutto per apparecchiature medicali e categorie specifiche di prodotti alimentari. L’aliquota al 10% per materie prime e combustibili per uso domestico, medicinali e servizi di recupero destinati al patrimonio edile.

 
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La dichiarazione IVA

La dichiarazione IVA è la procedura con la quale i contribuenti detentori di partita IVA comunicano all’Agenzia delle Entrate le operazioni passive e attive effettuate nell’anno precedente. Attraverso il modello contabile inviato in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate, si procede alla liquidazione dell’IVA riferita al credito o al debito d’imposta. I tempi di legge previsti per la dichiarazione IVA sono compresi tra il 1° febbraio e il 30 aprile. Il superamento dei tempi di legge implica automaticamente l’applicazione di sanzioni. Oltre i 90 giorni dalla scadenza si incorre in sanzioni fino al 240% in caso di debito d’imposta e fino a 2.000 euro.

 
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Il regime IVA

Per regime IVA si intende il regime fiscale relativo ai detentori di partita IVA. La normativa prevede: il regime ordinario a tassazione progressiva per contribuenti il cui volume dei ricavi sia superiore a 400 mila euro per il settore servizi, o superiore a 700 mila euro per le categorie rimanenti; il regime forfettario per contribuenti residenti in Italia per il quale i compensi delle persone fisiche non possono superare i 65.000 euro all'anno, i redditi da lavoro dipendente subiscono un tetto massimo di 30.000 euro annui e gli impiegati/collaboratori 20.000 euro annui; il regime semplificato è riferito a imprese individuali e società di persone il cui volume di ricavi non deve superare i 400 mila euro per il settore servizi e i 700 mila euro per le altre categorie coinvolte nella produzione di beni.

 
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Normativa sulla liquidazione IVA

La liquidazione IVA è la procedura contabile che consente di calcolare il valore dell’imposta che l’azienda o il professionista è tenuto a versare o meno nelle casse dell’Erario. La normativa prevede che la liquidazione da parte del contribuente possa avvenire su base mensile o trimestrale, entro il 16 del mese oppure entro il 16 dei due mesi successivi alla scadenza del trimestre. Nel caso in cui l’IVA a credito superi l’IVA a debito il contribuente non è tenuto ad alcun tipo di versamento e altresì vanta un credito nei confronti dello Stato. In caso contrario è tenuto al versamento della quota. 

 
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FAQ

Qual è il ruolo dell’IVA?

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L’IVA, o imposta sul valore aggiunto, è una tassa indiretta riferita alla produzione e allo scambio di beni e servizi. Il ruolo ultimo dell’IVA è quello di consentire l’acquisizione di un tributo da parte dello Stato per il sostegno della spesa pubblica. In concreto, il ruolo dell’IVA è anche quello di colpire il valore aggiunto degli scambi: in altre parole l’imposta si applica esclusivamente all’incremento di valore che un servizio oppure un bene acquisisce dopo ogni passaggio economico.

Cos’è l’IVA per un’azienda?

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Per un’azienda cedente, inquadrata come soggetto passivo e contribuente, l’IVA rappresenta l’imposta sul valore aggiunto che è tenuta ad addebitare al cessionario in occasione della cessione a titolo oneroso di un bene o di un servizio. L’azienda cedente resta debitrice nei confronti dell’Erario (configurando così IVA a debito) mentre il cessionario acquisisce il diritto di detrazione IVA diventando creditore dello Stato. L’IVA è quindi un sistema di detrazione e rivalsa nei confronti del cessionario (o semplicemente acquirente) in base al quale, per imprenditori e professionisti, l’imposta resta neutrale. 

Quando addebitare l’IVA?

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L’addebito IVA è un processo di competenza dei soggetti passivi d’imposta, aziende e liberi professionisti, per cui ad ogni passaggio che comporta un incremento di valore del bene o del servizio oggetto di cessione, sono tenuti ad addebitare l’imposta al cessionario. L’addebito IVA grava sul consumatore finale e sui detentori di partita IVA. 

Quanto costa aprire una partita IVA?

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L’apertura della partita IVA è gratuita. Tuttavia, in caso di aziende individuali, sono previsti i costi di iscrizione alla Camera di commercio e i costi di consulenza a favore del professionista per la gestione documentale dell’intero processo. Chi apre una partita IVA e adotta il regime forfettario non è tenuto al versamento dell’IVA e delle quote riferite all’IRPEF e all’IRAP ma si applica un’imposta sostitutiva del 15%. La gestione comporta dei costi in termini di tenuta contabile, generalmente ad opera di uno studio commercialista. Infine, è obbligatorio il versamento delle spese INPS in quanto è in capo al soggetto stesso l’obbligo di versare i contributi previdenziali.

Come aprire una partita IVA?

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Per aprire una partita IVA è necessario informare l’Agenzia delle Entrate dell’avvio di una nuova attività professionale o d’impresa entro 30 giorni dall’inizio, inviando l’apposita dichiarazione tramite modello AA9/12 oppure AA7/7 in base al tipo di attività economica (nel primo caso azienda individuale o lavoratori autonomi, nel secondo società). Il modello può essere presentato personalmente presso l’Agenzia delle Entrate, inviato a mezzo raccomandata o tramite invio telematico. Deve includere il codice ATECO dell’attività economica e il tipo di regime IVA a cui si aderisce.

Come si calcola l’IVA?

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Il calcolo dell’IVA è indubbiamente uno degli aspetti più semplici della disciplina. Si procede moltiplicando il valore dell’aliquota per il prezzo del bene o del servizio oggetto di cessione a titolo oneroso, per cui un bene di 300 euro con aliquota ordinaria del 22% comporta un’IVA pari a 300 x 0,22 = 66 euro. Il prezzo finale sarà di 366 euro. In caso di aliquote al 4%, 5% o 10% il calcolo dovrà basarsi sulle aliquote indicate.

Come scorporare l’IVA?

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Scorporare l’IVA significa sottrarre il valore dell’imposta al valore lordo della transazione, ossia del prezzo di compravendita. Lo scorporo dell’IVA segue un semplice rapporto aritmetico: al numeratore il valore lordo, al denominatore il valore dell’aliquota maggiorato di una unità. Per cui, un bene di 500 euro su cui si applica un’aliquota ordinaria del 22% comporta uno scorporo pari a 500/1,22 = 409, 83. L’importo rimanente (500 - 409,83 = 90,17) rappresenta il valore dell’IVA.

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Il nostro personale è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, per presentarti la soluzione Mooncard e predisporre con te un preventivo personalizzato in linea con le esigenze della tua azienda.