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Contabilità semplificata: a chi è destinata e che vantaggi offre

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Se un'impresa o un libero professionista non ha i numeri giusti per aderire al regime fiscale della contabilità ordinaria, ma nemmeno un fatturato tale da poter godere dei vantaggi - contabili e fiscali - del regime forfettario, quale soluzione può adottare? 

La soluzione di mezzo è rappresentata dalla contabilità semplificata, quel regime contabile che snellisce gli obblighi relativi alle scritture contabili e che consente di calcolare il reddito secondo il criterio di cassa, e non secondo quello di competenza.

La contabilità semplificata ha i suoi vantaggi e i suoi limiti: tra questi ultimi, in particolare, un monitoraggio più impreciso del benessere economico e finanziario dell'azienda. Tuttavia, alcuni sistemi intelligenti possono sopperire a queste mancanze e aiutare l'impresa a mantenere il pieno controllo della sua contabilità. 

Sommario

Contabilità semplificata: che cos’è

 

 

La contabilità semplificata è un regime contabile in vigore in Italia. Insieme alla contabilità generale (anche detta contabilità ordinaria) e al regime forfettario, è disciplinata dal art. 18 del DPR n. 600/73, ossia "Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi".

 

In sostanza, si tratta di un regime che semplifica molto le pratiche della contabilità di un'impresa per quanto riguarda la compilazione dei libri e dei registri contabili. È dunque chiamata "semplificata" perché snellisce le procedure rispetto a quelle della contabilità ordinaria; d'altra parte, non le snellisce così tanto come invece accade nel regime forfettario. Proprio per questo motivo, la contabilità semplificata è riservata solo a un ristretto numero di imprese che soddisfano determinati requisiti.

 

 

Contabilità semplificata: a chi è destinata

 

 

La contabilità semplificata è infatti un regime fiscale pensato per soddisfare le esigenze delle piccole-medie imprese. Nello specifico, possono godere dei vantaggi della contabilità semplificata solo quelle aziende che:

  • nell'anno precedente, hanno ottenuto ricavi per prestazioni di servizi inferiori ai 400.000 euro;
  • nell'anno precedente, hanno ottenuto ricavi per altre attività (identificate con la cessione di beni) inferiori ai 700.000 euro.

 

Quando parliamo di "aziende", intendiamo sia persone fisiche responsabili di imprese commerciali, sia società di persone (quindi Sas o Snc), sia enti non commerciali oppure trust che, accanto alla loro attività principale, svolgono anche commerci di tipo secondario.

 

Inoltre, il regime semplificato viene applicato naturalmente - cioè senza riguardo ai ricavi dell'anno precedente o a quelli preventivati per l'anno in corso - ad alcune categorie specifiche: soggetti che esercitano un lavoro autonomo (detti, in gergo tecnico, "esercenti arti e professioni"), e le società tra artisti, entrambi senza personalità giuridica.

 

 

Contabilità semplificata: cosa prevede

 

 

Ma cosa prevede, nel concreto, il regime della contabilità semplificata? Come abbiamo accennato, la contabilità semplificata alleggerisce gli obblighi per quanto concerne i libri e i registri contabili, ma non solo.

 

 

Il principio di cassa

 

 

La caratteristica saliente di questo regime, infatti, è l'applicazione del concetto di "cassa" al posto di quello di "competenza". Il principio, o criterio, di cassa consiste in una semplice idea: vengono registrati esclusivamente i movimenti che si sono conclusi. Tutto ciò che è stato emesso, ma non incassato né pagato (perché, ad esempio, i pagamenti sono impostati a 30 o addirittura 90 giorni dalla data di emissione della fattura), non viene registrato.

 

Di conseguenza: il reddito dell'impresa è basato su una reale liquidità. Ecco perché si parla di "cassa" e non di "competenza".

 

 

Le scritture contabili

 

 

In virtù dell'applicazione del criterio di cassa, anche le scritture dei libri contabili sono alleggerite. Nel regime di contabilità semplificata, infatti, non è obbligatorio predisporre il bilancio finale annuale (costituito dal famoso trittico: stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario), né compilare tutti i libri contabili richiesti dalla contabilità ordinaria. Sono esclusi, ad esempio, il libro giornale e il libro inventari.

 

I libri richiesti sono in numero esiguo, e cioè:

  • il libro unico del lavoro - nel caso in cui l'azienda abbia dei dipendenti;
  • il registro IVA;
  • il registro di incassi e pagamenti;
  • il registro dei cespiti (o beni ammortizzabili).

 

 

Opzione triennale

 

 

Un tempo, non era possibile uscire dal regime semplificato prima di 3 anni dall'ingresso nello stesso. Oggi, invece, il vincolo triennale è stato abolito: se l'azienda ha tutti i requisiti necessari, puoi passare dal regime semplificato a quello forfettario prima dello scadere dei 3 anni.

 

D'altro canto, se l'azienda supera i limiti di fatturato espressi nei requisiti, passa automaticamente nel regime contabile ordinario.

 

 

Contabilità semplificata: tassazione

 

 

Le imprese iscritte alla contabilità semplificata non hanno sconti dal punto di vista fiscale, e questo, soprattutto se paragonato al regime forfettario, è sicuramente uno svantaggio. La contabilità semplificata implica infatti il versamento di:

  • IRPEF;
  • IRAP;
  • contributi INPS.

 

 

Contabilità semplificata: vantaggi

 

 

Ora che abbiamo un quadro completo della contabilità semplificata, possiamo riassumere così i suoi vantaggi. L'impresa iscritta al registro gode del vantaggio di:

  1. essere esonerata dall'obbligo di redazione del bilancio ordinario;
  2. essere esonerata dall'obbligo di redazione, conservazione e archiviazione di registri contabili tra cui il libro giornale e il libro degli inventari;
  3. poter sostenere costi per la gestione contabile inferiori rispetto agli altri regimi.

 

 

Contabilità semplificata: svantaggi

 

 

D'altro canto, la contabilità semplificata non è certo una manna dal cielo. È vantaggiosa per certi versi per tutte le piccole-medie imprese, ma presenta anche i suoi svantaggi.

  • Innanzitutto, la parola "semplificata" non deve trarre in inganno. Se è vero che tenere il libro giornale o il libro inventari non è obbligatorio dal punto di vista fiscale, ciò non è altrettanto vero dal punto di vista civile. Se, infatti, l’impresa dovesse avere problemi, o addirittura fallire, essere sprovvisti di queste scritture contabili potrebbe comportare sanzioni, anche penali.
  • Questo snellimento si riflette poi in una minore disponibilità di informazioni dettagliate sullo stato di salute economico e finanziario dell'impresa, con una conseguente difficoltà nel redigere i bilanci di controllo, anche intra-annuali. Non consente, ad esempio, approfondimenti come quelli previsti dalla contabilità analitica o da quella industriale.
  • Infine, la contabilità semplificata non prevede alcuno "sconto" al momento di versare le tasse, vale a dire che non contempla agevolazioni a livello fiscale, se non piccolezze che poco incidono sul peso complessivo.

 

 

Contabilità semplificata e digitalizzazione

 

 

Per garantire un tracciamento reale e preciso di tutti i movimenti, e avere un supporto in tempo reale per la valutazione dell'andamento aziendale, ci si può tuttavia avvalere di strumenti informatici avanzati. Un esempio è rappresentato da Mooncard e dalle sue soluzioni digitali dedicate alle aziende.

 

Mooncard fornisce alle imprese e ai loro dipendenti carte di pagamento pensate espressamente per soddisfare i bisogni di partite IVA e aziende strutturate. La carta è utilizzabile ovunque, sia nei luoghi fisici che online, ed è collegata a un sistema di controllo all'avanguardia, del tutto integrabile con i gestionali aziendali per la contabilità.

 

Dotando l'impresa di carte Mooncard, puoi facilmente velocizzare e automatizzare la maggior parte delle operazioni contabili; puoi digitalizzare i documenti e la loro archiviazione, affidando a un'intelligenza artificiale tutte le azioni più ripetitive, meccaniche e complicate. Nello specifico, con Mooncard puoi: 

  • velocizzare l'inserimento delle spese nel sistema, semplicemente tramite l’App e la tua fotocamera;
  • tradurre in modo automatico le spese in note contabili;
  • calcolare in un click le detrazioni IVA;
  • gestire tutte le ricevute con valore probatorio.

 

Non solo, ma puoi esportare tutte le tue scritture contabili in formati compatibili con la maggior parte dei software di gestione contabile. In poche parole, puoi dire addio agli archivi cartacei, al rischio di errori procedurali e di calcolo, e alle perdite di tempo. 

 

Puoi, invece, ottimizzare la gestione della tua contabilità semplificata. Per maggiori informazioni, prenota una dimostrazione.

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Valerio Gay

Valerio Gay

Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.